Capita spesso di guardarsi allo specchio, di non essere soddisfatti della propria immagine e di non volersi bene.
Molte cercano di copiare uno stile che in realtà non appartiene loro.
Noi come consulenti di stile consigliamo di non dimenticare mai la propria natura, persona e particolarità. Va bene seguire la moda, ma non appropriarsi di tutto ciò che è considerato trendy. È consigliabile scegliere e personalizzare le tendenze del momento.
Il nostro scopo è portare la cliente a volersi bene. Partiamo dall’osservazione della sua personalità, cercando di capire anche la percezione che ha di sé e del suo corpo. Ed in un secondo momento ci focalizziamo sul vedere e trovare insieme i capi, gli accessori e le strategie giuste per valorizzare i punti di forza e rendere meno visibili le parti che piacciono meno.
Il poter riuscire a rendere più contenta di sé la nostra cliente è una peculiarità del nostro lavoro che ci piace e ci gratifica molto. (Potete vedere in merito la pagina dedicata al nostro servizio)
Il riuscire a volersi bene e a piacersi di più con i nuovi e vari accorgimenti appresi durante le nostre consulenze, contribuirà ad accrescere la sicurezza della cliente.
La sicurezza è un accessorio molto importante che valorizza al massimo la nostra figura ed il nostro stile.
Passeggiare sentendoci a nostro agio nella nostra pelle migliora il portamento, ci rende più eleganti, sensuali e felici.
Come diceva la grande Chanel: “La bellezza inizia nel momento in cui decidi di essere te stesso.”
Il sentirsi bene con noi stessi dipende appunto dal grado in cui crediamo in noi, nel proprio valore ed unicità.
E noi siamo convinte che il lavoro per arrivare a questo traguardo sia molto profondo e riguarda sottili strati della nostra psiche.
Bisogna trovare il giusto equilibrio per sé stessi, ed essere consapevoli di quali possano essere le proprie capacità.
Lavorare su di sé, ricercare spazi interiori di ascolto, non è certo cosa facile.
Serve la volontà di approfondire, di riscoprire nuovi modi di pensare ed agire, più adatti ai nostri bisogni.
Serve la scelta consapevole di stare bene con se stessi.
Ma soprattutto serve la capacità di riconoscere i nostri bisogni e le nostre problematicità.
Purtroppo riteniamo che nella nostra società ci sia ancora poca consapevolezza nel riconoscere l’importanza di questo lavoro psicologico su se stessi.
Si è fatta molta strada ma tanta ce n’è ancora da fare.
Si riscontra ancora del pregiudizio in merito a questo argomento.
Nella percezione diffusa, avere un problema psicologico equivale a essere una persona debole o che vale meno degli altri. Ma non è così.
Riconoscere una nostra problematica e non negarla è già un atto di forza e coraggio.
Non di debolezza.
E’ un lavoro così importante per il proprio benessere che sarebbe utile inserirlo tra le attività scolastiche.
Questo intervento aiuterebbe a prevenire disagi e dare il giusto supporto al bambino durante le varie e delicate fasi di crescita.
Questo gli insegnerebbe fin da subito ad amarsi di più e a correggere ‘sbagliate interpretazioni infantili’ che con il tempo potrebbero comprometterne il benessere psicofisico.
Qualcosa comunque sembra muoversi in questa direzione. Sembra che ci sia un tentativo di inserire nelle scuole il supporto psicologico per gli studenti e i docenti.
Per maggiori info vedi link sotto.https://www.orizzontescuola.it/arriva-lo-psicologo-a-scuola-per-supporto-a-docenti-e-studenti-firmato-protocollo-dintesa-tra-ministero-istruzione-e-cnop/
Una esigenza che è diventata oltretutto sempre più importante in questo ultimo anno e mezzo di pandemia che sta segnando, nonostante alcune persone possano non esserne consapevoli, la nostra psiche. La pandemia ha castrato il desiderio di vedersi e di condividere momenti in leggerezza insieme.
La parola d’ordine di quest’emergenza è stata isolamento per la maggior parte di noi, a parte casi di persone che non sono riuscite a sostenere il distanziamento imposto, soprattutto nelle fasce più giovanili e vulnerabili. E le conseguenze di un prolungato allontanamento sono evidenti. Il virus ci ha insegnato a guardare il mondo con altri occhi. Vediamo sempre più spesso le possibilità di contatto con gli altri con maggior timore.
Sentimenti come paura che nulla torni più come prima, il timore di vedere le persone a noi care per un possibile rischio di contagio, la preoccupazione di perdere la sicurezza economica: è il dramma comune che ognuno di noi ha vissuto e continua a vivere a causa della pandemia. Tutto ciò crea una condizione di stress psicologico continuo.
È importante riconoscere questo disagio, senza negarlo per paura di essere mal giudicati, e sentirsi autorizzati a chiedere aiuto.
Una tecnica di cui si sente molto parlare ultimamente per combattere stress e ansia e la mindfulness.
Per maggiori info vedere https://mindfulnessitalia.it/mindfulness/cosa-e
Ritagliare del tempo per noi e per il nostro benessere è importante ed è un modo per volersi bene.
Le Twins