Questo periodo senza precedenti, caratterizzato dalla crescente preoccupazione per la salute a causa della pandemia ha segnato anche il modo di rapportarsi con il cibo. Ebbene sì, l’alimentazione ha assunto un ruolo chiave per proteggere il corpo. Si è verificata una attenzione maggiore per il cibo sano e ricco di nutrienti per rafforzare il sistema immunitario.
“Noi siamo quello che mangiamo” affermava Ludwig Feuerbach, filosofo prussiano di inizio Ottocento: ciò che viene introdotto nel nostro organismo non influenza infatti, soltanto il corpo, ma anche i processi energetici, psicologici e spirituali. Migliorare l’alimentazione può quindi influire sulla qualità e la durata della esistenza. Studi più recenti danno ragione al filosofo: la salute si costruisce a tavola in base a quello che mangiamo.
I cibi che scegliamo quotidianamente nella nostra alimentazione trasformano dall’interno .
Questo rapporto cibo-salute è talmente forte che di recente è nato un nuovo filone di ricerca, la nutrigenomica, che studia nel dettaglio le relazioni tra patrimonio genetico e cibo, cioè come le molecole che introduciamo con la dieta influenzano i nostri geni e di conseguenza la nostra salute.
Per ulteriori informazioni su alimentazione sana ,leggi il nostro articolo del blog Pranzi fuori: i cibi anti caldo per l’estate 2021.
Questa tendenza verso una alimentazione più sana sta lanciando sempre di più i cibi biologi considerati più salutari perché privi di pesticidi.
Il periodo del lockdown e la chiusura dei ristoranti ha portato ad un aumento della creatività in cucina e tanti si sono cimentati in ricette semplici e creative senza trascurare né edonismo né salute, per sopperire all’impossibilità di una buona cena al ristorante.
Chi si è fatto ispirare dai social ,chi si è iscritto a corsi di cucina, detti propriamente le cooking class e chi ha fatto tanto uso del food delivery.
Ebbene sì, sono impennate le consegne a domicilio ed è nata una nuova tendenza.
Quale?
I meal -kit dei chef stellati. Nelle città più grandi i ristoranti stanno creando le loro piattaforme on line per gestire gli ordini, cancellando l’equazione cibo a domicilio e scarsa qualità, con l’aiuto di chef anche stellati che creano portate appunto meal kit , da cuocere nella cucina del consumatore.
Una tendenza che si sta facendo sempre più strada ,accelerata dalla pandemia è la preferenza a mangiare cibo vegetale.
Perché?
Sta crescendo sfiducia verso la carne soprattutto gli allevamenti intensivi da decine di migliaia di bestiame.
La cucina vegetale sta conquistando i grandi ristoranti.
Presentata la green Guide, tanti i ristoranti stellati: da Enrico Crippa a Antonino Cannavaciuolo fino a Piero Leemann capostipite della cucina vegetariana in Italia, a testimonianza della crescente richiesta di questo tipo di cucina.
- Joia a Milano è uno dei più appezzati al mondo. Di Pietro Leemann è stato il primo ristorante vegetariano a ricevere la stella Michelin. Lo scopo dello chef è creare piatti che appaghino, ma contemporaneamente facciano bene alla anima e corpo, esaltando una cucina sana.
- Al Panghea in zona porta Genova si può assaporare una cucina vegana e gluten free con ingredienti rigorosamente biologici.
- Sfiziosa e creativa è l’idea poi di Flower burger, la veganburgheria che crea sandwich farciti con soli ingredienti vegani compresi i burger, a base di legumi quinoa ,tofu e seitan.
Un’altra tendenza portata dalla pandemia è il foraging e una ricerca di prodotti locali e di stagione.
Cosa è il foraging?
“l’andar per campi e boschi alla ricerca di erbe spontanee. Questa pratica di procurarsi il cibo che cresce spontaneo nella natura – ha conquistato molti chef, tanto da diventare un vero e proprio food trend. Oltre ai prodotti più classici, come bacche, frutti, radici, foglie ed erbe varie, si possono raccogliere anche radici e cortecce, muschi, alghe e piante acquatiche di vario genere.
Il foraging italiano è cresciuto anche grazie al lavoro del Wooding Wild FoodLab di Valeria Mosca, la ricercatrice che ha creato in Brianza un laboratorio di catalogazione e trasformazione del cibo selvatico.
Vengono organizzate degustazioni con piatti a base di vegetali spontanei, promuovendo la filosofia sostenibile del foraging conservativo
Tra i piatti storici del Food Lab c’è il risotto con estratto fresco di piantaggine, un’erba ricca di vitamina K che grazie al suo effetto coagulante può sostituire il burro o il formaggio nella fase di mantecatura
Infine, in questo periodo si aggiunge la predilezione per ricette a base di ingredienti stagionali. (la cosidetta spesa local)
Basta un po’ di creatività a trasformare la cucina in un hobby che può donare alla mente un senso di rilassamento.
Si è portati soprattutto in questo periodo a cimentarsi in nuove ricette stagionali ,come una bella torta salata alla zucca o una crema di funghi.
Allora cosa aspettiamo assaporiamo ricette nuove sane ma anche appaganti!
Le Twins
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