Il mondo ANIMALIER tra passato e presente

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Chi non ha mai provato anche solo con un accessorio l’animalier?
 La stampa animalier non passa mai di moda e nel corso del tempo ha spesso cambiato significati e natura ma non ha mai perso la sua forza di catalizzare l’attenzione…

Gli stilisti si sono fatti conquistare da questo pattern che ha origini nel passato.
Ebbene si ,la prima comparsa sulle passerelle dell’animalier risale all’anno 1947.

Storia dell’animalier

Precisamente parliamo del 12 febbraio 1947, giorno in cui Christian Dior fece sfilare sulle passerelle i suoi primi tre capi animalier.

Lo stilista fece sfilare abiti dal nome evocativo come Jungle e Africaine ,realizzati in chiffon stampato a macchie di leopardo. È un importante sdoganamento, l’animalier diventa un tema di moda ed entra a far parte nell’Houte Couture, Questo è quindi il primo utilizzo ufficiale nell’alta moda  ..ma le origini del maculato risalgono alla preistoria.

In epoca preistorica le pelli erano usate dall’uomo per riscaldarsi ma anche per il loro significato spirituale

Gli Egizi infatti ,erano attratti dalla sacralità del leopardo, e i sacerdoti e i faraoni si rivestivano delle loro pelli per creare un contatto diretto con gli Dei.
Anche nell’antica Grecia venivano utilizzate stampe  maculate ; infatti non è un caso che il termine  animalier deriva dalla parola greca “zoote” che è traducibile come maculato, stampa di matrice animale.

Oggi il termine “animalier “racchiude in sé tutte le stampe animali, dal pitonato allo zebrato….

animalier
foto credits mart production pexels

Forse perché proprio gli antichi Greci avevano dato agli abiti con pelli di animali una forte connessione con i culti di Dioniso e quindi con il binomio di ebbrezza e lussuria, l’animalier ha assunto una caratteristica  “peccaminosa”  che è rimasta a lungo legata al mondo dell’animalier.

Ne sono la prova i dipinti del ‘400 in cui Maria Maddalena era spesso ritratta con pelli maculate, a evocare il suo passato lascivo.

Anche andando avanti di secoli, l’animalier era espressione di trasgressione.

Tant’è vero che negli anni ’40 fu indossato da Betty Page  la prima pin up vestita con costumi realizzati con print maculati.

L’immagine dello stile maculato era perciò adatto allora solo ad icone bombshell e alla donna predatrice sessuale.

Fino a quando un grande signore della moda come detto sopra, nel 1947 sdoganò  la stampa animalier , il quale ispirato dalla sua musa Mitzah Bricard realizzò abiti di chiffon leopardato.

Da quel momento  tutte le case di moda si innamorarono delle stampe maculate e vennero indossate con eleganza.

Nel 1953 Marylin Monroe indossò un manicotto di pelliccia animalier con mantella dallo stesso pattern nel film “Gli uomini preferiscono le bionde”

Nel 1963 Audrey Hepburn in “Sciarada” icona di stile ed eleganza, indossò un cappello maculato di Givenchy.

( per approfondimenti moda e cinema leggi l’articolo sul nostro blog)

Poi a partire dagli anni ’60 fino agli anni ’80 gli stilisti hanno giocato un po’ con queste stampe coinvolgendo anche il mondo maschile; infatti  a metà degli anni ’60 l’animalier ha conferito all’uomo nuovi connotati e nuove libertà

Il decennio del glam rock,.

Nel decennio successivo ci fu un vero exploit della stampa animalier quando fu rivisitata in chiave glam rock.

Furono gli anni delle jumpsuit, delle maglie e delle lingerie maculate.

 Questa svolta ha rappresentato un punto di rottura: le stampe maculate sono diventate più audaci, ed a tratti provocanti e l’opinione si è divisa.

Furono proprio in quegli anni che Roberto Cavalli creò la sua identità stilistica, ispirata dall’amore per il tocco selvaggio.Propose la iconica stampa a ghepardo .Nel 99 arrivò lo zebrato e nel 2006 la stampa a farfalla.

Anche  Krizia fece dell’animal print il punto di forza del suo  stile, seguita anche da Valentino che venne soprannominato “Re della giungla della moda” e Gianni Versace che propose anche nella propria collezione maschile camicie di seta maculate.

Nella moda nulla si crea e nulla si distrugge. Lo dimostra il ritorno di questo trend in questa stagione.

Animalier oggi

 Oggi l’animalier arriva addirittura ad essere considerato un classico, alla pari di altri pattern,per quanto conservi una carica energetica che lo rende grintoso e sensuale..

Durante le fashion weeks dedicate all’autunno-inverno 2021 sono tanti i designer, da Etro a Balmain, da Versace a Loewe, che hanno scelto di illuminare le  stagioni più fredde dell’anno con una grande varietà di pattern che vanno dalle stampe new logo all’optical, dal patchwork al chintz floreale. Ma i  veri protagonisti , come ci insegnano sia Dior sia N°21 sono il tartan e l’animalier, perfetti per dare un tocco glamour e grinta  non solo ai capispalla, ma anche al classico combo gonna midi e crop top.

Roberto Cavalli-Collezione pe22

I vestiti Roberto Cavalli fanno dell’animalier la tendenza Primavera Estate 2022 più sexy.Nella collezione Primavera estate 22 si celebra il mondo suavage

C’è l’iconica stampa con la tigre riportata recentemente in auge da Kim Kardashian, ci sono i colori e le fantasie animalier .Disegnata da Fausto Puglisi che ha recentemente preso le redini del brand,la collezione è fatta di colori accesi, di  accessori con applicazioni metalliche, di tagli  e  spacchi tipici di Puglisi che si sposano alle fantasie selvaggie  del celebre marchio italiano.

Oggi l’animalier, soprattutto nella veste leopardata, ha un uso piuttosto diffuso , nel senso che viene abbinato un po’ su tutto, anche per quanto riguarda l’arredamento. Per questo molti definiscono questa stampa come “the new black”, cioè un nuovo dictat come lo è sempre stato il nero, che è perfetto su tutto.

Hanriette  azienda sammarinese conosciuta per la produzione di oggetti preziosi ,ha presentato una grande novità in questo autunno 21: la collezione animalier in porcellana che celebra i colori e la natura selvaggia .

Sono 6 mug diverse tra loro ,caratterizzate da un disegno di un animale

Vedi il link

L’animalier regna dappertutto dall’interior design ,con giungle domestiche fino agli accessori di vario tipo.

Allora che dite ci facciamo attrarre da questa stampa?

Non è detto che dobbiamo farlo in modo audace,ma anche solo con un tocco glamour.

Le twins

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