Con l’arrivo delle festività, in genere ci si concede del tempo a rilassarsi e a guardare un film. Cosa vogliamo guardare? Un film di donne può essere una idea. John Madden ci propone un viaggio nel mondo delle lobby e lo fa con un personaggio femminile molto complesso; una donna molto forte, apparentemente glaciale ma con un’anima tormentata dalla solitudine e dalla competizione. John Madden porta sullo schermo l’universo femminile ed una versione nuova del mondo delle lobby, solitamente regno esclusivo del sesso maschile. Due donne, con due propri vissuti, lavorano in squadra contro le lobby delle armi. Si troveranno poi a separarsi e a scontrarsi per un vivere e un sentire diverso.
I due personaggi, Elizabeth Sloane ed Esme Manucharin, sono interpretati rispettivamente da Jessica Chastain e Gugu Mbatha-Raw, due determinate donne che lottano insieme per proporre una nuova legge sul controllo delle armi contro le spietate lobby di potere.
John Madden pone la questione del successo e del superamento dei limiti etici morali per ottenerlo.
Il film fuori da ogni previsione, carico di suspence e dinamicità, trasporta al finale il telespettatore con una costante attenzione e senza pause, in un ritmo incalzante e in una lotta continua per raggiungere un unico obiettivo comune: quello di vincere.
film “Miss Sloane”
Jessica Chastain nel ruolo di Elizabeth Sloane, regina delle lobby.
Elisabeth Sloane ha una personalità forte, piena di magnetismo che “buca lo schermo”. Una donna in carriera, astuta professionista e lobbista convinta. Tuttavia, dietro alla sua facciata glaciale, si nasconde una personalità fragile, continuamente tormentata dall’obbiettivo di vincere. Questa situazione la porta ad assumere farmaci per rimanere sveglia e ad allontanare ogni rapporto e legame sentimentale. La Sloane afferma al suo amante a pagamento “Io ti pago per immaginare la vita a cui ho rinunciato per la mia carriera”.
L’unico momento in cui la Sloane è sinceramente umana si trova nella scena con il suo gigolò, con il quale per pochi attimi toglie la propria corazza e lascia intravedere una dimensione emozionale, che sfoga in un pianto liberatorio, dicendo: ” Io sono cresciuta mentendo, Forde. Non volevo, ma non avevo scelta. Ecco perché sono tanto brava. E’ un talento che avrei tanto barattato per una vita normale.” Sotto la sua apparente figura glaciale su tacchi a spillo, avvolta in tailleur firmati, si nasconde un’umanità preziosa che verrà svelata nel gran finale. A sorpresa per lo spettatore, un finale a grosso impatto condotto dal magnetismo e forza della protagonista ,che anche rischiando di distruggere la propria carriera, ambisce a ripulire il sistema con un forte senso della giustizia.
Grande talento dimostra l’attrice nel rappresentare il personaggio della astuta lobbista, con grande fascino e magnetismo. La vediamo in un caschetto rosso e con i tacchi a spillo.
Jessica Chastain e Gugu Mbatha-Raw, nei ruoli di due donne nel mondo delle lobby
Dopo l’ennesima vittoria con la potente Cole Kravitz & Waterman, Elizabeth decide inaspettatamente di rimettersi in gioco, accettando la proposta della meno attrezzata Peterson Wyatt, per riuscire a far passare una legge bipartisan che introdurrebbe più controlli nelle vendite legali di armi. Nel gioco di mosse e contromosse, la protagonista si troverà ad utilizzare ogni suo mezzo a disposizione per vincere, mettendo a rischio la vita della sua collega in squadra: Esme Manucharian, una ragazza pronta a lottare contro la liberazione delle armi. E’ una donna forte che nasconde però un grande segreto, nel suo passato: un trauma vissuto da bambina che l’ha segnata indelebilmente. All’inizio il rapporto tra le donne è vincente e consolidato dalla nascita di una timida amicizia che poi verrà distrutta da una mossa poco etica di Elisabeth, pronta a tutto pur di vincere. Le due donne, benché il fine sia comune, sono in contrasto riguardo ai mezzi di come raggiungerlo.
Di fronte alle scuse di Elisabeth, la ragazza esclude ogni tipo di rappacificazione, pronunciando le seguenti parole d’effetto: “Continuerò a combattere dovunque possa cambiare le cose, ma quanto più è possibile lontano da te “
Colonna sonora di Max Ritcher
La colonna sonora ha un ruolo da protagonista in quanto sostiene le scene e contribuisce a darne forza e impatto.
Il modello femminile emancipato
Nel film vince la rappresentazione di un modello femminile forte, determinato ed emancipato. La risata con la quale la protagonista ironizza Sanford, il capo della lobby delle armi, che vorrebbe avvicinare l’elettorato femminile al mondo delle armi, è in realtà la manifestazione di una donna emancipata con forti diritti nella società. Il film rappresenta donne forti, come la Esme Manucharian e Alison Pill, la “fedele “collaboratrice storica della Sloane.
Ritmo del film
Il film è fatto da un’escalation della suspense, con ripetuti colpi scena, fino alla scena finale, che sfocia in un tripudio di vibrazioni, dialoghi forti e scene d’impatto, sostenute da una colonna sonora che fa vibrare l’animo ed accapponare la pelle.
Frasi del film rilevanti
- “Meglio il suicidio della carriera che il suicidio per la carriera“
- Una lobbista deve prevedere, deve anticipare le mosse del suo avversario e trovare le contromisure. Chi vince trama un passo avanti ai suoi nemici e svela gli assi nella manica dopo che gli altri hanno svelato i loro. Deve essere certa che li sorprenderà e che non si farà mai sorprendere.
- “Non sapevo dove era il confine, non so mai dove è il confine” (Elisabeth Sloane)
- ” Il limite lo passi quando smetti di trattare gli altri con rispetto. Lo sai, perché sei intelligente, ma non ti interessa” Esme Manucharian
- “Mi hanno assunta per vincere e ho la responsabilità di usare qualsiasi risorsa possiedo” Elisabeth
- “Mi spiace, Elisabeth. L’ho guadagnata la mia reputazione, non dipende da un episodio di quando ero al liceo , anche se le mie idee sono nate allora” Esme
Dati del film
- GENERE: Drammatico, Thriller
- ANNO: 2016
- REGIA: John Madden
- ATTORI: Jessica Chastain, Gugu Mbatha-Raw, Alison Pill, Mark Strong, John Lithgow, Michael Stuhlbarg, Jake Lacy, Sam Waterston, Douglas Smith, Dylan Baker, Ennis Esmer
- PAESE: USA
- DURATA: 132 Min
- DISTRIBUZIONE: 01 Distribution e Leone Film Group
- SCENEGGIATURA: Jonathan Perera
- FOTOGRAFIA: Sebastian Blenkov
- MONTAGGIO: Alexander Berner
- PRODUZIONE: FilmNation Entertainment
Se avete poi voglia di leggere un articolo sulla emancipazione delle donne, andate al nostro articolo
Buon Film!
Le Twins