E’ arrivata l’estate. Ed ecco fare capolino da ogni dove i vari costumi da bagno che gli stilisti hanno previsto per questa stagione.
Ce ne è di tutti gusti.
Dall’asimmetrico con spallina che attraversa la figura a quello con le catene in vita o al posto dei laccetti, dal costume con tagli al little black bikini. E ancora, dal costume con fantasia anni 90 a quello con fantasia animalier. Dal bikini mono spalla al costume intero con scollatura profonda. Guardate qui qualcuno. https://www.stylight.it/Bikini/
Tra i tanti, degni di nota per l’estate 21 sono i costumi da bagno in crochet realizzati artigianalmente. Ce ne è anche qui di diversi tipi: costumi interi fatti all’uncinetto, i bikini crochet dai colori pastello e tanti altri modelli. Si possono indossare anche con capi di abbigliamento, tipo shorts di jeans e ampi pantaloni palazzo. Molti brand hanno inserito nelle proprie collezioni il crochet non solo a livello di costumi da bagno.
Infatti sono di tendenza i cappellini, borse, accessori dallo stile romantico o hippie rigorosamente in crochet.
Ma non finisce qui: sulle passarelle è comparso il crochet con abiti in materiali sostenibili e riciclati, mini- abiti e canotte in crochet. Per saperne di più leggete cosa vi raccontiamo nel nostro articolo sul crochet. http://personalshoppertwinstyle.it/curiosita-estate-2021/
Tornando ai costumi da bagno, lo sapevate che per ogni figura di donna esiste il costume più adatto?
Ebbene sì. Proprio come per i capi di abbigliamento, ci sono modelli di costumi che più ci valorizzano rispetto ad altri, in base alla nostra corporatura.
Per esempio alle donne con punto vita accentuato e con un fisico equilibrato stanno molto bene i bikini con slip lisci sgambati ( o a vita alta) e reggiseno a triangolino che risalterà il punto vita. Perfetto anche il trikini.
Alle donne con spalle molto larghe e bacino più stretto, ottimo il bikini con lo slip con i laccetti e reggiseno semplice.
Per le donne mediterranee con fianchi generosi il bikini con le culotte ed il reggiseno imbottito o con sostegno. Questi sono solo esempi generali. Se interessati ad approfondire, visitate la nostra pagina dedicata al servizio di consulenza di stile.
Oppure contattateci senza impegno.
Ma vi siete mai chiesti quale è la storia di questo capo?
Le origini dei costumi da bagno risalgono in realtà addirittura alla antica Roma, come ci mostra un famoso mosaico dove sono raffigurate delle donne che giocano e indossano fasce e bende che ricordano gli odierni bikini. Ma si dovranno poi aspettare molti ma molti anni prima di rivederne la ricomparsa.
Durante il Medioevo e Rinascimento infatti non avevano l’usanza di andare al mare. Si immergevano piuttosto nelle terme ma generalmente senza vestiti.
Soltanto intorno alla seconda metà del 700 a Parigi si diffonde la moda dei bagni. Ma per l’occasione veniva indossato un abito con corpetto e calzoni, coperto spesso da una grande gonna. Solo nel 1800 le donne iniziano ad immergersi in mare, avvolte in abbondanti mantelli chiusi al collo.
All’inizio del ‘900 iniziano i veri e propri soggiorni al mare in località balneari come Viareggio e Rimini. Ed ecco apparire i primi costumi interi realizzati in lana.
Ma solo nel 1946 arriva la grande rivoluzione: l’invenzione del bikini da parte di Louis Reard, un designer che ha questa idea, osservando l’esigenza della donna di abbronzarsi al sole, arrotolando gli abiti da bagno.
Crea quattro triangoli stampati tipo giornali, prendendo come prototipo l’esperimento di HEIM del 1932 detto ATOMO, un capo da bagno ridotto, rimasto nei libri di storia.
Il nome BIKINI proviene dall’atollo del Pacifico dove venivano compiuti esperimenti nucleari.
Lega al costume due pezzi questo nome in quanto invenzione “ESPLOSIVA”
Questa invenzione non viene accolta bene dalla popolazione che la considera una ‘diavoleria’, non sapendo che appunto già nell’antichità in epoca greco romana il due pezzi veniva indossato dalle atlete.
La ridotta mutandina che lascia scoperto l’ombelico, provoca così uno choc, tanto che il suo utilizzo veniva punito dalle forze dell’ordine per oltraggio al pudore.
Louis Reard non riuscendo a trovare nessuna modella per la presentazione del bikini,si rivolge ad una spogliarellista dei tempi: MICHELINE BERNARDINI che si esibirà alla piscina MOLITOR di PARIGI.
Ci vorrà però molto tempo prima che il BIKINI diventi popolare.
Nel 1951 ancora il bikini è vietato al concorso di miss Mondo.
Nel 1956 nel film di Roger Vadim ‘E Dio creò la donna’ l’attrice francese Brigitte Bardot, indossa il bikini.
Essendo allora una icona, l’attrice contribuisce alla diffusione nel pubblico femminile del bikini.
Brian Hyland, cantante statunitense del 1943 lanciò i bikini con la canzone del 1960 “itsy bitsy weenie yellow polka dot Bikini”
Questa canzone viene tradotta anche in francese e cantata da Dalida, Brigitte Bardot, Richard Anthony. (ITSY BITSY PETIT BIKINI)
Altre star indossano il bikini:
Ursula Andress in ‘ Agente 007 licenza di uccidere’ nel 1962
Raquel Welch nel film ‘Un milione di anni fa ’ nel 1966
Negli anni 70 sulla scia della rivoluzione sessuale i costumi si restringono. Il pezzo di sopra diventa un mini triangolo, i tessuti dei costumi da bagno sono lucidi e colorati.
Gli anni ottanta infine danno spazio ai bikini fluo e super sgambatissimi!
La storia si conclude arrivando ai nostri tempi in cui gli stilisti si divertono a proporci costumi da bagno con tagli e forme mai immaginate prima.
Allora via ai tuffi in acqua nei mari più blu con i costumi di questa estate 2021!
Le Twins