Milano Alternativa: alla scoperta della Milano bohemien

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La Milano alternativa è tra le cose più interessanti della città più performante d’Italia, almeno secondo noi, appassionate dell’estetica romantica e bohemien.

Leggi quest’articolo fino alla fine per scoprire gli aspetti nascosti di questa città ,non solo industriale, ma anche romantica e dal gusto retrò.

Brera

Brera è una parola che deriva dal longobardo braida e significa “campo incolto”. Nel tempo Brera si è trasformata da zona incolta al quartiere più vivace e bohemien di Milano. capace di celare misteri e aneddoti.

Perchè è un quartiere alternativo :la Montmartre milanese

Entrando in Brera da subito si percepisce la sua anima bohemien e si respira una atmosfera suggestiva in un crogiuolo di viuzze pittoresche ricche di botteghe e gallerie d’arte. Un tempo il quartiere era frequentato da artisti, per la presenza della Pinacoteca e della ’Accademia delle Belle Arti che attirarono pittori, scultori, letterati, e amanti dell’arte, Ancora oggi, con i suoi ristorantini, botteghe storiche di d’antiquariato, le sue piazzette e i suoi bistrot, conserva un fascino suggestivo.

Ricorda il più iconico quartiere parigino ovvero Montmartre , con la sua atmosfera bohemienne grazie ai caffè all’aperto, a bistrot caratteristici e alle botteghe storiche.

Le botteghe degli artigiani

Le botteghe storiche sono le realtà che per eccellenza custodiscono e tramandano i segreti antichi e le tradizioni di Brera.

Basta passeggiare per l’animato villaggio bohomien milanese per cogliere la storia e la tradizione di un appassionato lavoro artigianale in cui il tempo sembra sia fermato.

Come non citare l’antica bottega Pettinaroli che nasce come cartoleria nel lontano 1881. La cartoleria di Brera per eccellenza offre biglietti augurali, , agende, rubriche, buste in pelle, pergamene in pelle per diplomi, libri firma, calendari ..

Le Osterie di Brera

Brera considerata da sempre, come il quartiere dell’eleganza e del bien vivre, pullula di ristorantini tipici ed osterie storiche in cui ci si immerge in una atmosfera d’altri tempi e si assaporano i piatti della tradizione milanese

Famosa osteria di Brera è la storica trattoria Al matarel ritrovo nel passato di artisti,giornalisti e politici racconta un pezzo di storia milanese.

Un altro quartiere della Milano alternativa che vogliamo raccontarvi .è ben lontano dall’immaginario della città industriale ma conserva un aurea romantica e pittoresca di altri tempi : navigli district

Navigli: la Milano alternativa sull’acqua

Raggiungere Viale Gorizia ed arrivare in Darsena sembra di essere su una città d’acqua ,e non certo a milano. Lo scenario che si apre è quello infatti di un porto pittoresco.

Infatti la Darsena dal 1600 fino al 1979 era un porto per le chiatte, imbarcazioni del tempo.

Oggi si respira l’atmosfera della Milano di un tempo, con suoi canali, osterie e botteghe.

Sebbene la Movida ha preso piede, con locali alla moda sulle ripe ,ci sono ancora realtà che ci ricordano l’anima meneghina di un tempo ,che viveva sulle sponde dei canali.

Il mercato della Darsena

Erede del grande mercato che sorgeva sotto gli spagnoli ,offre prodotti tipici milanesi.

Tra un stand e l’altro è possibile fare un viaggio culinario con degli spuntini ed aperitivi.

Al mercato si può trovare anche altre generi oltre quelli alimentari, dalle biciclette ai fiori ,,,

locali storici della Milano Alternativa

I navigli offrono un panorama milanese inaspettato ed alternativo ,come alcuni suoi locali storici,

che resistono alle nuove tendenze e alle mode e ci fanno immergere in una atmosfera di altri tempi.

La pasticceria  Cucchi  il regno di dolce e salato , venne fondata nel 1936 e conserva ancora lo stile caratteristico degli arredi e la genuinità di un tempo con proposte che hanno deliziato diverse generazioni.

Un banco di dolci caratteristici , una vasta scelta di prelibatezze e un ambiente raffinato sono la cornice delle colazioni e merende da generazione a generazione.

Le specialità sono il budino di riso e la torta getz,tutte da provare!

Quartiere Giardino: la Milano alternativa che non ti aspetti

Un piccolo villaggio nel pieno centro di Milano, che ricorda Burano nei suoi colori pastello e nello stile delle casette. Un panorama insolito si trova incastonato tra via Archimede e via Sottocorno, con palme ,villette con persiane con giardino a due piani, decorazioni floreali …una vera oasi a pochi passi dal corso caotico 22 Marzo,colmo di negozi e locali.

Origine del quartiere nel lontano 800

Questo quartiere venne progettato dalla Società Edificatrice abitazioni operaie nell’ottocento per gli operai che lavoravano nella zona .Su quest’area esisteva la stazione di Porta Tosa, dismessa a seguito della realizzazione della Stazione Centrale di Piazza Repubblica.

Il progetto consisteva nel creare in questa area un vero e proprio villaggio operario con le abitazioni a prezzi accessibili per i ferrovieri della zona.

Il progetto sembra che non decollò e restò confinato alla sola Via Lincoln, in cui si aprono piccole corti colorate protette da cancelli.

Queste abitazioni ci riconducono ad un stile bucolico con orticelli , patii con tavoli in ferro battuto, e fontanelle per godersi la vita all’aria aperta,davvero insolito per milano.

Oggi questo villaggio detto Burano o Arcobaleno dai milanesi è diventato un quartiere esclusivo che vanta anche una certa vicinanza dal cuore di Milano, motivo per il quale i costi delle abitazioni ora sono altissimi.

La Milano alternativa non si esaurisce qui. Esistono molte altre zone di Milano che non ti aspetti

Quartiere Maggiolina con i suoi igloo

Ed eccoci qui, ci troviamo in una Milano davvero alternativa ,nella parte settentrionale della città ,in cui si apre uno scenario davvero insolito; un quartiere verdeggiante costellato da eleganti ville in stile Art Nouveau e da edifici particolari come le Case a Igloo, un gruppo di piccole abitazioni a forma di cupola realizzate negli anni ’40. che ci rimandano allo stile degli Stati Uniti dei tempi. Infatti le mini abitazioni, furono edificate (originariamente 12 ora solo 8) dall’ingegnere Mario Cavallè che importò il modello abitativo dagli Stati Uniti.Le case oggi sono abitate e di proprietà privata. Si trovano in via Lepanto. E’ possibile scorgerle dalla strada, anche se sono parzialmente nascoste

Il quartiere ha una sua storia e nasce a metà dell’Ottocento .Scopriamo le sue origini.

Il quartiere tra storia e curiosità

il Quartiere prende il nome da una cascina, La Maggiolina appunto, che sorgeva anticamente lungo le rive del fiume Seveso che v venne poi demolita negli anni Venti.

 Maggiolina è il primo esempio di città-giardino d’Italia: la necessità di questo tipo di aree residenziali verdi nasce nella seconda metà dell’Ottocento, quando iniziano a vedersi i primi danni dello sviluppo industriale sull’ambiente.

I must del quartiere

Oggi si respira un’atmosfera romantica, grazie alle eleganti ville in stile Art Nouveau e alla patisserie amata dagli abitanti del quartiere che delizia con i suoi dolci di mattino a colazione ma anche per merenda.

Stiamo parlando di una pasticcieria che ha fatto la storia della pasticcieria italiana, la Pasticceria Martesana ,fondata nel 1966 da Vittorio Santoro con le sue creazioni più iconiche come le veneziane e i panettoni.

Quando parliamo di Maggiolina, non possiamo non nominare il Villaggio dei giornalisti,una milano alternativa che non ha nulla a che vedere con i palazzoni della City moderna .E’ composto da villette a due piani in stile liberty .

La Milano alternativa ha molto da offrire e vale la pena dedicare una visita perchè può davvero essere una sorpresa inaspettata

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