Da bambine chissà quanto tempo abbiamo trascorso in compagnia di Barbie ,la bambola amica con cui condividevamo sogni e fantasie…
Una bambola che ha visto crescere generazioni di bimbe.
A questo punto la domanda nasce spontanea:
Quando è nata Barbie?
La sua data di nascita è il 9 marzo del 1959
Scopriamo la sua storia che forse in pochi conoscono.
A partire dagli anni Quaranta i riflettori erano puntati sulle nuove dive del cinema come Lana Turner,e Rita Hayworth che facevano sognare le bambine del tempo, che le guardavano come icone. Barbie è nata anni dopo da un’intuizione di Ruth Mosko, moglie di uno dei fondatori della Mattel, Elliot Handler, scaturita dopo aver osservato sua figlia Barbara preferire giocare con immagini di attrici ritagliate da riviste, piuttosto che con le classiche bambole. In quell’epoca negli anni 50 le bambole avevano un corpo da bambina, così da poter fungere da “figlie” nei giochi delle vere bambine, Ruth si era accorta che la figlia Barbara aveva una scelta molto limitata di tipologie di giocattoli rispetto al fratello Ken. I bambini maschi avevano infatti giochi che stimolavano la loro fantasia, calandosi nei panni di vigili del fuoco, astronauti e altre figure professionali.
Barbara invece poteva solo giocare a fare la mamma , senza la possibilità di immedesimarsi in altri ruoli.
Nel 1956, durante un viaggio in Svizzera, Ruth vide in un negozio la bambola “Bild Lilli” un personaggio estratto dalle strisce di Bild-Zeitung, un fumetto erotico di Reinhard Beuthin; il giocattolo era stato prodotto a partire dal 1955 dalla ditta Hausser Elastolin: Lilli era alta 29,5 centimetri, i suoi lineamenti riprendevano vagamente quelli di Brigitte Bardot, sensuale e prosperosa. Essa era molto simile alla bambola immaginata da Ruth, che ne comprò alcune e le portò in America, con l’intenzione di rielaborarla. e metterla in produzione.
In America gli Handler acquistarono il brevetto e i relativi diritti, dopo due anni di ricerche affiancate dall’ingegnere Jack Ryan per adattare la bambola al pubblico infantile. Per risolvere le difficoltà riguardanti la lavorazione del vinile in stampi , occorsero vari viaggi in Giappone , dove le industrie specializzate nel trattamento di questi materiali sembravano garantire la migliore qualità e a costi accettabili.
Il nome, così come la bambola stessa, erano un omaggio alla figlia di Ruth e Elliot Handler : Barbara
La prima versione di Barbie
Il 9 marzo 1959 nacque Barbie. La bambola debuttò ufficialmente sul mercato americano in occasione della fiera del giocattolo di New York; Barbie fece la sua prima apparizione indossando un costume da bagno bicolore e sfoggiando una coda di cavallo.Aveva il suo famosissimo vitino da vespa e gambe lunghe.
All’inizio i compratori non parvero esattamente entusiasti della novità, ma in seguito Barbie ottenne un successo enorme, tanto che nel 1959 ne vennero prodotte e vendute 351.000 al prezzo di 3 dollari ciascuna.
Da quel giorno la bambola è diventata l’oggetto del desiderio di milioni di bambine, uno dei giocattoli più venduti al mondo (si stima che oltre un miliardo di Barbie siano state vendute in almeno 150 nazioni, e la Mattel ha dichiarato che vengono vendute tre Barbie al secondo) con decine e decine di versioni diverse.
Barbie icona di stile
Il prezzo per la singola Barbie era molto competitivo, perché il vero guadagno derivava dal suo guardaroba; infatti gli abiti e gli accessori venivano venduti separatamente e disegnati seguendo le tendenze della moda italiana, francese e statunitense.
A partire dal 1959 diventò un’icona di stile, che rispecchiava il fascino delle dive dell’epoca, nota per sfoggiare look di tendenza ispirati alle collezioni di marchi come Givenchy, Chanel e Balenciaga.
Nel corso dei suoi 60 anni Barbie ha collaborato con stilisti molto noti. La sua prima stilista fu Charlotte Johnson.
Carol Spencer è stata una delle stiliste di Barbie più famose; ha disegnato abiti in miniatura per trentacinque anni, dal 1963 al 1998. Spencer, così come tutti gli altri designer, prendevano ispirazione dalla moda dei grandi marchi, fondendo così il mondo della moda a quello di Barbie; allo stesso modo, anche i designer più famosi guardano con curiosità e interesse questo mondo.
Tanti gli esempi ,da Moschino a Balmain.
Il personaggio di Barbie
Intorno a Barbie la Mattel ha costruito una vita.
La sua migliore amica è Midge, della quale è stata testimone di nozze.
Ha una famiglia composta da
- Skipper Roberts sorella
- fratelli gemelli di sesso differente
- Stacie Roberts sorella
- Shelly Roberts sorella
- Krissy Roberts (dal 1999), sorella
- Chelsea Roberts (dal 2010), sorella
Le amiche di Barbie hanno sempre rispecchiato i principi della inclusività : c’è Christie, l’amica afro-americana, e poi Teresa e Kira, rispettivamente ispanica e asiatica. Nel 2004 Barbie ha litigato con il suo storico fidanzato, Ken. Dopo un breve flirt con un surfista, nel 2011 Barbie e Ken sono tornati insieme.
E poi ha ancora: la casa con ascensore, il camper, l’automobile, il giardino e gli animali.
Infine la carriera; la Barbie è stata un po’ di tutto, ha vestito i panni di moltissime professioniste quasi 150.Eccone alcune: nel 1960 le prime carriere, Barbie Fashion Editor, Barbie infermiera, Barbie Assistente di volo e Barbie ragazza in carriera. Nel 1965 esce Barbie Astronauta.
Poi negli anni sono arrivate le altre; Nel ’92 Barbie corre per le presidenziali americane . E poi ancora poliziotta, pompiera, paleontologa, sciatrice e istruttrice di fitness; anchor woman, architetta, influencer.
Nel 1976, in occasione del bicentenario dell’indipendenza degli USA, Barbie fu addirittura messa, insieme ad altri oggetti simbolo di quegli anni, in una capsula del tempo destinata ad essere aperta nel futuro come specchio dei cambiamenti della società .Barbie, nella sua storia, ha seguito tutte le tappe dell’evoluzione della donna nel tempo.
Le collezioni
Non solo modelli da gioco, ma anche bambole da collezione; nel tempo Barbie è diventata un vero oggetto di culto, desiderata non solo da milioni di bambine e bambini, ma anche da moltissimi collezionisti. ll vero boom dei collezionisti di Barbie è iniziato nel 1990, con l’avvento di eBay e l’introduzione delle Barbie disegnate dai più famosi stilisti, tra cui la Bob Mackie Gold Barbie che indossava un abito con 5.000 paillettes d’oro cucite a mano.
Da una parte ci sono alcuni modelli vintage che nel tempo sono diventati da collezione, dall’altra modelli moderni creati proprio per essere collezionati e disponibili sullo store di Barbie. Parallelamente alla produzione di bambole da gioco, la Mattel ha lanciato quindi anche la produzione di Barbie da collezione, caratterizzate da abiti di pregio, finiture dettagliate e un packaging particolare e personalizzato. Alcune di esse, poi, sono realizzate in un materiale chiamato silkstone, che ricorda all’apparenza le bambole di porcellana.
Costano di più di una classica Barbie e il loro valore può superare le centinaia di euro, ma si tratta di miniature perfette, realizzate con cura .Le più costose e rare sono le Platinum Label prodotte in pochissimi pezzi (inferiori a 1.000); seguono poi le Gold (tra i 1.000 e i 25mila) e le Silver (tra 25mila e 50mila).
Inspiring Women
E’ la linea di Barbie dedicata a donne che hanno fatto la Storia e sono riuscite a emanciparsi in epoche in cui il divario tra uomo e donna era molto più forte.
Barbie- Inspiring Women, Ella Fitzgerald Bambola da Collezione
Le Barbie collezioni non si esauriscono qui. Ce ne è di tutti i gusti
Barbie può infatti diventare una scienziata impegnata nella salvaguardia dell’ambiente, come dimostra questo modello in tenuta da lavoro in foresta, a contatto con la natura e gli animali, con un cucciolo di scimmia a farle compagnia. Il gioco adatto a tutti gli appassionati di scoperte e natura.
Poi la Mattel ha lanciato la Barbie Snodata che a differenza delle altre Barbie è in grado di fare diversi movimenti, grazie a 22 punti snodabili. Si può scegliere con diversi colori di capelli e pettinature e differenti outfit.
Ecco poi la bambola presidente di Barbie, edizione esclusiva per il 60 anniversario, con un look perfetto per tenere conferenze stampa con i potenti di tutto il mondo.
Il pantone di Barbie
Al suo colore preferito, il rosa, è stato dedicato anche un Pantone: il rosa Barbie PMS 219.
Dopo il tormentone dell’iconico brano: Barbie Girl, la canzone del 1997 degli Aqua, complesso danese che ha fatto ballare tanti giovani alla fine degli anni 90 e che ha portato all’esplosione tra le girls di total look rosa per trasformarsi in Barbie fashion , le collezioni della Primavera Estate 2022 vedono ancora ” rosa”
Ebbene si, il rosa acceso domina le passerelle della Primavera/Estate 2022, da Valentino a Tom Ford. Dalle paillettes di Tom Ford alle zeppe di Versace, dai Sandali rosa ai completi fucsia.
Pink PP collection di VALENTINO
Pierpaolo Piccioli ha mixato solo due colori nella sua Valentino Pink PP collection, il fucsia e il nero.
Tra gli ospiti della sfilata in prima fila c’era anche Zendaya, ormai considerata la musa dello stilista, apparsa elegante con un completo “a tema” tutto rosa.
Ecco alcuni look da vera it Barbie Girl!
abito Guess a portafoglio che sta bene quasi a tutte
Barbie in carne e ossa
Anche il grande schermo nel 2023 si colorerà di rosa Barbie
Margot Robbie sarà la versione in carne e ossa della famosa bambola nel film diretto da Greta Gerwig.
La Warner Bros ha annunciato l’uscita del film, prevista per l’estate 2023, con una foto sul suo profilo Instagram: si vede l’attrice, biondissima e con una fascia azzurra a pois nei capelli coordinata al top, a bordo di un’auto rosa.
Greta Gerwig porta sul grande schermo una barbie reale e umana :Imprevedibile, maliziosa e ingenua
La trama è ancora top secret ma sappiamo chi sarà Ken : il bravo attore Gosling ,che tante ricorderanno nelle “Pagine della nostra vita”con Rachel Mc Adams (un’altra Barbie umana.,Ve la ricordate nella parte della leader delle Barbie girl? il film cult è Mean Girl).
Sembra che la storia riportata sia di una bambola ribelle che vive nella“Barbieland”- La bambola viene allontanata in quanto criticata di non essere perfetta al punto giusto, e così decide di partire per un’avventura nel mondo reale che la cambierà per sempre. Ci si aspetta un messaggio finale
Margot Robbie in un intervista rilasciata a British Vogue, ha rilasciato che il film
in modo da onorare e celebrare la storia di questa bambola iconica
Tornare bambine come quando giocavamo con le Barbie e sognare un mondo tutto rosa è un modo per evadere e un toccasana da concedersi qualche volta.
A proposito di concedersi dei momenti per volersi bene, leggi pure il nostro articolo
Le twins